Ubicazione ignota - Ilaria Drago

Logout
Vai ai contenuti

Ubicazione ignota | poesia | Fedelo's 

di Ilaria Drago e Adriano Engelbrecht

prefazione di Daniela Rossi 


Il corpo trasfigurato  

Nel percorso poetico di Ilaria Drago l’osmosi e per molti aspetti l’ identificazione tra corpo e natura è pressoché totale: tratta qui di una natura rappresentata da un mondo animale, che si manifesta spesso in modo assai violento e pervade l’ intera immagine rappresentata.

Per questo sovente si tratta di un corpo dilacerato e smembrato, sempre però riscattato dalle valenze mistiche che percorrono come filo unitario la ricerca poetica di Ilaria Drago. Con estrema discrezione, anche se i riferimenti alle grandi mistiche della tradizione cristiana sono bene evidenti ed espliciti, il continuo scambio tra dimensione fisica e mistica viene segnalato dalle minuscole (cristo – dio – resurrezioni possibili lontane dall’ agonia) e soltanto alla fine della raccolta, come in una sorta di suprema estasi, Cristo e Dio vengono espressi con le maiuscole. Ma qui ormai il corpo è totalmente trasfigurato: le braccia della poeta sono divaricate a fare la croce, Cristo la accoglie come peccatrice e cioè nuova Maddalena e tutto si conclude, come nella parabola di Lazzaro risorto, nell’ invito ad alzarsi e camminare. Il pathos della ricerca poetica giunge qui al culmine: la poesia è il cammino stesso della salvezza, ogni miseria umana e pesantezza animale sono ormai totalmente e definitivamente superati.

In viaggio con Adriano E., Ilaria D., mistica guerriera dalla lingua sanguigna e materica, affronta il cambiamento e l’ ignoto per arrivare a Dio, al Sacro, alla Bellezza, all’Arte, alla Meraviglia dell’ Esistere.

 

Daniela Rossi

Torna ai contenuti